venerdì 3 febbraio 2012

I "geni" del jiu-jitsu


 Sfregando la lampada magica del jiu-jitsu non uscirà solo un genio ma ogni volta uno diverso. Potrà chiamarsi Roger, Marcelo, Rodolfo, Guilherme etc. avrà da mostrarci diverse magie e trucchi ci stupirà con posizioni nuove o vecchie e rivisitate ma sempre con  inventiva e originalità.

Devo ammettere di essere affascinato dall'essenzialità dei movimenti precisi e rapidi di Rodolfo Vieira (vedi video), dal modo di raspare e passare di Augusto Ferrari (vedi video) così come da certe soluzioni inaspettate e destabilizzanti, non solo da un punto di vista biomeccanico, del nuovo jiu-jitsu mostrato dai fratelli Myao (vedi video). Il jiu-jitsu è bello perchè è vario, potrà piacere più un approccio rispetto ad un altro ma finché sarà possibile vedere lottatori come Rodolfo lo spirito marziale del jiu-jitsu sarà preservato anche in un contesto sportivo.

Rodolfo Vieira mostra un classico gioco da Passador: proiettare, passare, stabilizzare, montare e finalizzare...



Augusto Ferrari mostra l'altra faccia dellla medaglia: il gioco da Guardero ovvero raspare, passare, stabilizzare e finalizzare...



 Lo stile basico da sotto, come si può vedere nel video di Agusto Ferrari, non è morto (da notare il modo in cui usa bacino e gambe per neutralizzare la guardia senza usare le braccia).

Quello che mostra Rodolfo è un jiu-jitsu basico, semplice, ma non certo facile, che è in grado di smontare pezzo per pezzo le strategie dei suoi avversari seguendo un preciso gioco:
  
  1. Passare, montare, finalizare
  2. Passare, prendere la schiena e finalizare

Come con Roger i suoi avversari sembrano cinture bianche a cui impartisce un'aula di Jiu-Jitsu

Ricordiamo che quando ci riferiamo al gioco basico, ovvero proiettare, passare, montare e finalizzare, ci riferiamo al gioco della scuola Carlson che all'epoca venne considerato un jiu-jitsu moderno che superava il classico gioco inventato da Elio che, basandosi sulla leva, sfruttava una posizione apparentemente di inferiorità come la guardia (posizione considerata negli altri stili di lotta compreso il judo una posizione di inferiorità e sinonimo di sconfitta).

Potranno non piacere certe evoluzioni circensi dalla guardia che sfruttano nuove posizioni acrobatiche e "poco marziali", ma forse sono l'unico modo per i pesi leggeri per sopravvivere contro avversari più pesanti in un contesto sportivo e un modo per arrivare alla schiena senza dover faticare troppo.

I fratelli Myao ne sono un esempio, e come si può vedere in questo video, la cintura viola Paulo Henrique Myao esprime un jiu-jitsu veramente stellare ma non completo. Non accetta lo scambio in piedi, si ritira quando l'avversario chiama guardia. La super  specializzazione sembra aver contagiato le nuove generazioni.




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