venerdì 18 maggio 2012

Scontro tra diverse politiche



Un commento anonimo al precedente post lamenta il crimine di lesa maestà perché  ho messo sullo stesso piano la UIJJ  con la FIGMMA e la AIJJEDA

Vediamo di vedere cosa si agita a livello internazionale per meglio chiarire la situazione italiana. Oggi nel mondo del Bjj assistiamo allo scontro tra diverse politiche. Abbiamo la IBJJF capitanata da Carlos Gracie Jr. che attraverso le parole di Luca Atalla esprime un certo fastidio per l'idea dell'inserimento del Bjj nei giochi olimpici.

Secondo Luca Atalla un eventuale inserimento del Bjj alle olimpiadi creerebbe, di fatto, realtà nazionali con rispettive squadre. Questo andrebbe contro l'organizzazione del Bjj che ora è divisa in in team transnazionali. Un eventuale divisione del Bjj per nazioni in competizione tra loro disgregherebbe questa tradizione.

Questa posizione esce ora che il Brasile ha ottenuto dal CIO il mandato di organizzare le prossime olimpiadi. Sembra un controsenso. C'è chi propugna un inserimento del Bjj nei giochi olimpici e tra questi molte nere anche brasiliane vedrebbero di buon occhio anche un cambio di nome, da brazilian jiu-jitsu in un più semplice jiu-jitsu.

Pur convinti che anche al Bjj toccherà la stessa  strada intrapresa dal Judo, dobbiamo riconoscere che sarà l'unico modo per permettere al Bjj di voltare pagina e passare da realta locale, Brasiliana a realtà mondiale.

La IBJJF in futuro sarà sempre più incalzata,  da una parte dal  Bjj sportivo  con premi in denaro per i professionisti come l'Abu Dhabi, e dall'altro dal Bjj amatoriale di matrice olimpica.

Vediamo cosa dice il magazine Jiu jitsu style a proposito della IBJJF: "La  IBJJF non è un organismo disciplinato internazionalmente. Si tratta di un'impresa  incentrata sul profitto, in competizione con altre organizzazioni che offrono tornei alla comunità del Bjj. Il Mundials IBJJF è quindi visto solo come il "vero" campionato del  mondo, perché attira attualmente i migliori competitori.

Stanno emergendo altre realtà che prevedono premi in denaro come Abu Dhabi, World Cup Pro e Grappler’s Quest. Ci sono anche tornei che stanno cercando di tornare alle origini del Bjj con regolamenti con poche restrizioni come 
l'US Grappling che non ha limiti di tempo e dove la vittoria è raggiunta solo con una finalizzazione. La figlia di Rorion, Rose, ha adottato un modello simile per il suo Gracie Invitational.

Oggi la forza della IBJJF si basa sul prestigio che deriva da una vittora nei suoi tornei. Gli atleti sono disposti a spendere per viaggi e  spese considerevoli per iscriversi ben sapendo che una vittoria vuol dire maggior numero di allievi in accademia, sponsor e seminari in giro per il mondo. Il tempo dirà se la IBJJF conserverà la sua posizione di predominio".


3 commenti:

  1. Io non ho mai fatto Brazilian ma sempre e solo Jiu Jitsu. Helio Gracie è stato un grande maestro ma anche un grande impresario e sicuramente sento più un eredità di Carlson Gracie che dei Gracie, e questa è una cosa ben differente. Per il resto combatto solo per il mio team, non per il Brasile, non per la famiglia Gracie.

    Le discipline presenti alle prossime olimpiadi sono già state decise inquanto il quadriennio comincia subito dopo londra, quindi che entri il jiujitsu è fuori discussione, forse può essere presente come sport dimostrativo, esattamente come lo è stato il taichi a pechino. questo non vuol dire fare parte delle olimpiadi. il jiujitsu non farà parte delle olimpiadi per anni proprio perchè manca un unica federazione mondiale potente e non è uno sport con grosse capacità di intrattenimento: guardiamo la realtà, il karate non è olimpico, figuriamoci il jiujitsu.
    Quindi basare la lotta delle federazioni su chi otterrà prima l'accesso olimpico è privo di senso, o indice di faziosità.
    Al momento la IBJJF è un colosso mondiale nonchè unico punto di riferimento per il bjj mondiale e il campione del mondo è chi vince l'assoluto nelle nere di questa federazione, a mio modo di vedere.
    in italia bisogna ammettere che questo posto è occupato dal circuito dei challenge e quindi dalla uijj, fermo restando che la figmma da quando esiste ha promosso ottime gare e in modo serio. per me l'errore della fila è stato passare da grappling con gi a bjj, che non è chiaramente il suo ambito. il jiu jitsu non è lotta, e quindi non credo che dei wrestlers possano gestirlo meglio dei jiujiteri.

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  2. secondo il mio punto di vista. Potrebbe essere interessante , un evento che porterebbe la disciplina alla visione di tutti . per la questione dei team non sarebbe differente, secondo me l'esempio può essere il calcio, dove si ogni calciatore fa parte della propria nazionale durante i vari campionati e tornei (tra nazioni) ma poi tornano hai propri club di provenienza quindi sarebbe un relazionarsi nel modo giusto con questo evento che deve crescere ( la crescita può solo migliorare IL BJJ ) oss !!

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