sabato 16 ottobre 2010

L' ego e l'esaurimento



 Molti studenti pensano che dovrebbero superare i loro compagni d'allenamento. Forse è solo la nostra natura competitiva ma cosa accade quando un praticante si viene a trovare in una situazione di inferiorita con un praticante più anziano? Per qualche ragione, lo studente più giovane vede questo come un problema enorme perché, identificandosi come più giovane e più forte, si crede migliore dello studente più anziano. Così gli studenti più giovani diventano "pazzi" nel cercare di scappare.

Gli studenti che si allenano con più frequenza o praticano da più tempo rispetto ai loro partner d'allenamento crederanno che il tempo in più passato sul tatami significhi che devono essere per questo migliori degli altri allievi. Sembra che ogni cintura viola debba passare la guardia facilmente solo perché il suo partner è una cintura blu altrimenti si sente indegna del proprio rango. Naturalmente questo non è vero! Infatti è una forma di pazzia. Ciò che è ancora più "pazzo" è che l'allievo, cintura viola, non ne è cosciente perché è deconcentrato in quel momento. Identificarsi con la cintura e ciò che causa la perdita di concentrazione. La paura di perdere la faccia o danneggiare l'ego è potente ma raramente riconosciuta.

Quasi tutti quelli che fanno jiu-jitsu hanno prima o poi raggiunto un punto di completo esaurimento. Questo accade quando l'allievo diventa vulnerabile a innumerevoli finalizzazioni e a volte l'esaurimento stesso è la finalizzazione. Ci sono vari livelli di esaurimento e sono tutti indesiderabili.  Sentiamo come affronta questo problema Ryron: "Non appena m’identifico come fratello maggiore ciò può essere pericoloso. Tanto più che mi può causare la sensazione che nessuno perché sono più vecchio mi può tenere sotto o poiché ho trascorso più tempo sul tatami debba per forza uscire da sotto. Così quando uno dei miei fratelli minori guadagna la posizione di monta come reagisco? La mia prima risposta è di fare qualsiasi fuga disponibile, il 50% delle volte i miei tentativi sono neutralizzati. A questo punto le mie azioni determineranno se sprecherò energie oppure no.

Se tento di sconfiggerli sotto il falso assunto che sfuggirò per il solo fatto che sono il fratello maggiore, rischio l'esaurimento. La prima reazione ideale sarebbe di apprezzare la tecnica che mi sta controllando così bene.
Il passo successivo è essere molto concentrato e presente da notare qualsiasi movimento, come se stessimo aspettando. Raggiungere questo livello di “presenza” permetterà allo studente non solo di vedere ma anche comprendere cosa sta succedendo. Quando l'allievo si allena con questo tipo di concentrazione, conserverà le energie e quindi aumenterà la resistenza globale".

l'autore dell' articolo , da cui ho estratto alcune parti interessanti, è Ryron Gracie figlio maggiore di Rorion Gracie, l'inventore dell'UFC.

1 commento:

  1. per ora il piu bell'articolo che ho letto. forse perchè anche io ho avuto diversi esaurimenti per questo motivo... :) complimenti!

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