giovedì 17 maggio 2012

Il Bjj in Italia



Il nuovo anno per gli appassionati di  bjj si è aperto con la notizia che la FILA ha deciso di accantonare il progetto Grappling Gi (un'occasione mancata di creare quello che il grappling è stato per le diverse discipline lottatorie) e di inserire il bjj tra i suoi sport. La FIGMMA  preannuncia la realizzazione del primo campionato italiano di bjj nella prima metà di Maggio.

Marzo regala un 'altra sorpresa, la nascita della UIJJ (Unione Italiana di Jiu Jitsu) riconosciuta dalla Ibjjf che annuncia l' organizzazione del primo evento agonistico fissando come data il 12 maggio, proprio nel periodo indicato dalla FIGMMA per il suo campionato. A questa mossa della UIJJ risponde la FIGMMA che annuncia ufficialmente la realizzazione del primo campionato il 6 maggio.

Se prima in Italia si lamentava la presenza di poche competizioni e l'assenza di federazioni, ora nel giro di pochi mesi ne sono nate ben due... o forse è più corretto dire tre?

A livello internazionale la federazione che gestisce il ju jitsu, la JJIF ha deciso di interessarsi del bjj. In Italia la AIJJEDA, dopo aver fatto scendere in corsa Bevilaqua il 6° dan di Rickson (?!) e preso a bordo Fabricio Nascimento, aspira a gestire tutte le discipline denominate ju jitsu, e tra queste vorrebbe includere anche il bjj. Si inserisce in quest'ottica l'accordo con la CBJJE.  Anche il ju jitsu tradizionale si sta accorgendo delle potenzialità del bjj e potrebbe insidiare alla FILA il riconoscimento ufficiale del CIO visto che gestisce già  a livello internazionale  competizioni di  fighting system (la versione sportiva del ju jitsu, gia presente ai WORLD GAMES) e di Ne Waza.

Dopo i due Campionati Italiani organizzati dalla FIGMMA e dalla UIJJ un altro campionato Italiano di Bjj si svolgerà il 3 giugno a Ruvo di Puglia (Bari). Fino a pochi mesi fa l'Italia era uno dei pochi paesi in Europa che, pur con un discreto numero di praticanti, non aveva alcuna federazione. Ora, nel giro di pochi mesi, abbiamo tre federazioni e tre campionati italiani. Quando si dice:melius abundare quam deficere!

11 commenti:

  1. Questo articolo è paragonabile all'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria...
    Seguo molto questo blog e devo dire che lo ritengo un ottimo blog, sia come fonte di notizie sia come fonte di riflessioni.
    Questo articolo non sembra scritto dalla stessa persona di cui (di solito) apprezzo gli articoli.
    Basta fare 2+2=4 per capire quale è l'unica federazione per il BJJ in Italia.
    Prima domanda: chi ha codificato il Brazilian jiu-jitsu come lo conosciamo oggi?
    Helio Gracie
    Seconda domanda: chi ha fondato la federazione che rappresenta il Brazilian jiu-jitsu nel mondo intero?
    Cito dal sito ufficiale della IBJJF: "The International Brazilian Jiu-Jitsu Federation was created by Master Carlos Gracie Jr. to officially represent the sport of Brazilian Jiu-Jitsu around the world."
    Se volete sapere i collegamenti fra questi due "Gracie" fate un salto su google..ci metterete poco a scoprirli.
    Quindi l'unica federazione valida NEL MONDO per il Brazilian Jiu-Jitsu è la IBJJF che ha dato mandato in Italia alla UIJJ.
    Altre federazioni (in Italia) che sono partite con il Jiu-Jitsu tradizionale o con altri sport in genere sono certificate a livello MONDIALE per tali sport, nessuno gli dice nulla, ma per il BRAZILIAN (sottolineo questa parola mille volte) Jiu-Jitsu non ci prendiamo in giro su..c'è una SOLA federazione internazionale..ed è la http://www.ibjjf.org/
    Io ho esortato e ho fatto partecipare i miei ragazzi sia alla gara del 6 Maggio che a quella del 12, forse è ora che in Italia ognuno pensi al suo orto, senza per forza danneggiare o denigrare quello degli altri.
    Non è complicato.

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  2. Caro Anonimo,
    concordo in parte con quello che dici, ma è anche vero che se da un lato la situazione al momento presente è cosi nulla vieta di cambiare nel futuro.

    il mitico bevilacqua ha tolto tutta la credibilita all AIJJ, ma La figmma invece con in grappling ha sempre fatto un buon lavoro. e cosi come le realtà locali come i Challenge... vedremo che succederà...

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  3. che la ibjjf ha un impostazione imprenditoriale è fuori di dubbio,ma in un modo o nell'altro è la stessa senzazione che mi danno tutte le federazioni sportive in generale.ma è il mondo ad essere impostato così.
    ricordo che fino a 1-2 anni molti di quelli che adesso non amano la ibjjf,la consideravano il top e molte lamentavano la sua non-presenza in italia.
    a me personalmente piace la formula internazionale che non prevede la partecipazione come nazione ma come team di appartenenza,magari sarebbe piu bello inserendo anche un campionato a cui si arrivi tramite qualificazione.
    la nazionale di grappling fila ora è rappresentata dai migliori sicuramente, ma fra qualche anno quando il bacino di utenza si allargherà e gli atleti di rilievo saranno di piu subentrerà sicuramente un sistema di selezione degli atleti un po piu ''politico''.
    detto questo i team e gli atleti hanno l'arma migliore per destrarsi tra le varie federazioni ed è la ''possibilità di scegliere'',percio diventa piu utile non schierarsi per partito preso verso nessuna federazione e lasciare che ognuna di esse voglia essere migliore dell'altra senza ostacolarsi(in italia sembra siano partite subito sul piede di guerra).
    a me basta jiujitsu che sia in palestra in gara fila ibjjf al mare in giardino...basta che sia jiujitsu per come l'ho conosciuto e apprezzato.

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  4. riferito al mio precedente commento:
    come credo sia imprenditoriale anche la scelta della fila(non parlo di figmma) sia di introdurre gappling e bjj.

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  5. Discussione interessante.....Ma firmarsi con nome e cognome no??????

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  6. A me sembra che il concetto di fondo dell'articolo poteva essere espresso in maniera più esplicita e sintetica, per esempio dicendo direttamente ABBASSO Tisi e Bevilacqua VIVA Longo. Si faceva prima.

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  7. se è vero che fare 2+2=4 è semplice, è altrettanto semplice asserire che il più delle volte il peccato è nell'occhio di chi guarda.
    ho riletto l'articolo più volte ed onestamente non vedo la malizia od i secondi fini paventati da anonimo ma solo un'analisi di quanto avvenuto negli ultimi mesi fatta con gli occhi di uno che, come tanti, ha visto nel giro di poco proliferare federazioni e "campionati italiani" (allo stato attuale se non sbaglio quello dell'AIJJ è il terzo torneo che si fregia del titolo di campionato italiano nel giro di 2 mesi).
    Inoltre non capisco cosa si possa intendere per "un sistema di selezione degli atleti un po piu ''politico''" che la fila e/o la figmma potrebbe applicare non appena il bacino di atleti diverrà più ampio; un sistema che seleziona i nazionali in base ai risultati della classe A mi sembra logico se poi si considera che la figmma lo applica anche per il BJJ senza una rigida divisione di "cinture" appare, sempre a mio parere, equo e stimolante per l'atleta che si sente pronto ad affrontare avversari anche più titolati per arrivare in nazionale.

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  8. Buondì
    Io sono lo stesso anonimo che ha scritto il primo commento (e solo quello). Il motivo per cui sono rimasto "Anonimo" (giusto per rispondere al caro amico Bernardo) è solo perchè esponendo me esporrei i ragazzi della mia scuola, che come ho detto, ho esortato a (e ho fatto) partecipare ad entrambi i tornei che si sono svolti a Roma.
    Quando ho detto che questo articolo non mi piaceva era solo perchè era senza capo nè coda, ho visto con piacere che nei due successivi articoli si è raddrizzato il tiro, facendo riferimento a fonti un po' più ufficiali e lasciando meno spazio alla "rissa".
    Quando ho detto che "Questo articolo è paragonabile all'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria..." mi riferivo proprio al fatto che non avendo un chiaro indirizzo poteva essere visto male su più fronti.
    Sia la figmma che la uijj stanno facendo un ottimo lavoro, ci sono persone davvero competenti e serie dietro queste sigle.
    Ergo...finiamola di litigare e come ho detto nel mio primo (e ribadisco unico) commento: "Forse è ora che in Italia ognuno pensi al suo orto, senza per forza danneggiare o denigrare quello degli altri."

    A presto

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  9. .....che dire? rimango sempre più basito.......
    a parte commentare il "abbasso tizio e viva caio" che risulta sterile ed inutile oltre che anonimo.....mi permetto di fare una sola considerazione; il giorno che il mio maestro eviterà di "firmare" le sue ideee, fosse anche per proteggere noi allievi (proteggerci poi da cosa onestamente non capisco) sarà il giorno in cui comincierà a perdere il mio rispetto, la mia fiducia e, probabilmente, anche la mia amicizia.

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  10. Approfitto anche io per dire la mia. Premetto che concordo sul fatto che accantonare il Grappling Gi é stata un'occasione persa per lo sviluppo di una formula competitiva e Inter-stilistica che avrebbe pagato alla lunga. Aggiungo che la presenza di più Federazioni può solo portare ad una maggiore ricerca di competitività e quindi (auspicabilmente) all'offerta di servizi sempre migliori per atleti e/o affiliati. Detto questo onestá intellettuale dovrebbe portarci a riconoscere che appropriarsi di una DENOMINAZIONE (BJJ) da parte di Federazioni prima estranee a questo sport é una mossa COMMERCIALE a mio avviso non del tutto corretta, e paragonabile a chi produce Parmigiano o Aceto Balsamico in Canada o in Olanda...usando un marchio non suo per vendere un prodotto SIMILE all'originale. Si potrebbe ragionare all'infinito sulla buonafede e sulla bontà di questa scelta, ma onestamente io penso che la realtà sia questa. Il che non inficia il mio parere POSITIVO sulle Federazioni Internazionali Pro-olimpiche di cui sono fervente sostenitore.

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  11. Consiglio all'anonimo che ha fatto il primo commento di informarsi sui numeri e la professionalità che esprime in Brasile la CBJJE.
    Io ritengo che la presenza di più gruppi possa fare crescere il livello in Italia, normalmente chi critica ha solo paura di confrontarsi !
    Ossssssss

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