giovedì 28 marzo 2013

Io faccio American jiu jitsu e tu?



Da quando il Gracie jiu jitsu o Brazilian jiu jitsu o più semplicemente il jiu jitsu si è diffuso dal Brasile nel resto del mondo, e soprattutto da quando ha messo radici negli Stati Uniti, si è assistito al proliferare di nuovi inventori di "stili". Su tutti spicca Eddie Bravo col suo 10th planet, strenuo difensore del jiu jitsu senza GI, per passare al Cholitzu di Tony De Souza per arrivare a Jake Shield e al suo American Jiu Jitsu. In questo post ci soffermeremo su quest’ultimo perché alcune delle sue affermazioni hanno attirato la mia curiosità.

"Originally, I was an all-American wrestler, collegiate style, and then I got my black belt in Brazilian jiu-jitsu. Both are phenomenal styles of grappling, but I try to blend the two together. I never used a gi in jiu-jitsu, so American jiu-jitsu is kind of just blending the two together. It's aggressive and constantly attacking like wrestling, but a little more technical and relaxed like Brazilian jiu-jitsu...Caesar Gracie gave me my belt, and a lot of people were saying, “Oh you can’t possibly be belted without ever having trained in a gi.” Shield si allena con la squadra professionistica di MMA di Cesar Gracie assieme ai fratelli Diaz e a Gilbert Melendez e a sentir lui pare che Cesar Gracie gli abbia conferito la nera. Ci chiediamo: cosa se ne fa di una cintura se non mette il GI?

A sentire jake Shield avrebbe vinto il Pan Americano nelle cinture viola del 2005 senza aver mai messo prima il Gi: “Caesar Gracie gave me my belt, and a lot of people were saying, “Oh you can’t possibly be belted without ever having trained in a gi. So I wanted to prove all the haters wrong. I went into the tournament and tapped out and beat a lot of the best guys in the world just to prove a point.”

In un'altra intervista si contraddice e afferma: "Nella mia vita ho lottato col gi 4 ore". E' già un'ammissione da "mai" a "4 ore" c'è già una bella differenza! Diciamo che Jack, come il suo buon amico Diaz, è un po’ spaccone e gli piace raccontarle.

Gi o non gi, cintura nera o meno, resta il fatto che Shield si allena con un grande allenatore di MMA, seppur discusso, Cesar Gracie. Il suo grappling, allenato all'interno di un team dove si pratica jiu jitsu no gi, è di alto livello e unito alla sua formazione da wrestler l’ha fatto ben figurare, oltre che nelle MMA, sia ai Pan Am sia all'ADCC, dove sconfigge in 3 minuti un campione come Leo Santos.



Jack Shield è un ottimo lottatore, versato nel wrestling e nel jiu jitsu, come lo sono tanti altri fighters, anche più bravi di lui, su tutti GSP, che non si sognerebbero mai di dare un nome al loro personale stile di lotta. GSP come altri non disdegna l'allenamento col Gi, recentemente anche Jon Jones ha iniziato a praticare col GI mentre Benso, tra un incontro e l'altro, si diverte a competere ai Pan Am nelle cinture marroni.

A parte la presunzione di chiamare il proprio modo di lottare col pomposo nome di American Jiu jitsu (avrebbe più modestamente potuto chiamarlo Shield jiu jitsu o Jack Grappling), ma se ogni lottatore professionista decidesse di assegnare un nome di fantasia al suo modo di lottare, da quanti nuovi stili saremo invasi oggi?  Come si dovrebbe chiamare quello di GSP Canadian Jiu Jitsu? Come si vede si tratta solo di una trovata commerciale o di un forte ego del giovane lottatore americano.


Shield dice che l'American Jiu-Jitsu è il suo stile di grappling, aggressivo come il westling e rilassato come il jiu jitsu: "The old style of jiu-jitsu is just to kick back, relax and wait for things to happen. But I think the wrestling mentality of forcing things and making them happen, called "American jiu-jitsu," a style I made up, is go, go, go."

Che il vecchio style di jiu jitsu sia aspettare che le cose accadano non è esatto, il jiu jitsu è ben più complicato, evidentemente Jack non è preparato in storia del jiu jitsu. E poi affermare che la mentalità del wretling è di forzare le cose è riduttivo e inesatto.

A proposito della mentalità del Wrestler sentiamo Chael Sonnen: "There's a tremendous misunderstanding amongst exclusive MMA fans as to what wrestling is...you could win an Olympic championship and never score a takedown, and I don't know if MMA fans are even aware of that. You could win a NCAA championship and never score a takedown, and that's actually quite common; to literally never score one is possible, to literally never score one doesn't happen all that often, but to not put an emphasis on it is very common... Yoel Romero didn't score a lot of points with takedowns. He scored his points with tilts and turns, and defensive techniques on top". Si può essere dei wrestler vincenti senza essere aggressivi ma usando tattiche attendiste o di rimessa e quello che in sostanza sostiene Sonnen.

Il mondo delle MMA riconosce a Shield un ottimo grappling è un jiu jitsu in grado di frustrare e mettere a disagio i suoi avversari, ma è anche noto per avere una percentuale di takedown effettivi bassa a differenza di GSP che pure non nasce come wrestler.

Il mondo delle arti marziali e sport da combattimento, dopo le MMA, non ha certo bisogno di nuovi stili, quelli che esistono sono anche troppi, e i grandi campioni, oggi, non creano arti marziali "nazionali" perché concentrati a migliorare quelle esistenti.
 

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