venerdì 19 maggio 2017

4 consigli su come atterrare vivi senza paracadute utili anche nel jiu-jitsu



Nel dicembre del 2006, l'istruttore di paracadute Michael Holmes si è lanciò da 4.500 metri ma il paracadute non si  aprì.


Michael atterrò su un cespuglio di more alto meno di un metro e in qualche modo è sopravvissuto.

Ripensando all'evento dice che: " in ogni momento della vita, bisogna avere ben chiari i rischi. Se succede qualcosa di sbagliato, calma e cercate di rallentare il corso degli eventi. Pensate a quello che vi hanno insegnato e fate il necessario, passo passo. E soprattutto, non fate scelte che dipendono da troppi fattori esterni. Per esempio, io avrei potuto aprire subito il mio paracadute di riserva, ma sapevo che era un rischio. Invece ho aspettato fino a 200 metri da terra—un rischio, ma ben calcolato. Non bisogna mollare finché non si è provata ogni opzione."

Prima di impattare dice che non si è irrigidito e ha "assecondato" la caduta. Pensa che il fatto che il suo corpo fosse rilassato possa aver contribuito in qualche modo alla sua salvezza.

Al di la dell'eccezionalità dell'evento mi hanno colpito alcune sue considerazioni che possono essere interessanti anche per chi pratica jiu jitsu.

➤ non irrigidirti e asseconda i movimenti.
➤ quando qualcosa è andato storto non andare nel panico, calmati e pensa a quello che che hai imparato.
➤ ogni decisione comporta dei rischi, scegli quelle che hanno rischi calcolati.
➤ non bisogna mollare finché non si è provata ogni opzione.


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